ALL SNOWFLAKES ARE ALIKE
Mostra personale di Ian Woodard

a cura di Irene Finiguerra

03.02 │ 12.03.2017

Inaugurazione venerdì 3 febbraio 2017, h. 18.30

BI-BOx con la mostra di Ian Woodard chiude il focus sulla pittura contemporanea che si è articolata in tre momenti: la rassegna di Michael Rotondi a settembre, a seguire la mostra di Massimo Corona e ora la personale dell'artista londinese.
La scelta parte dalla necessità di una riflessione sullo stato dell'arte che oggi vede un ritorno alla pittura. 
Nato nel 1980 a Londra, Ian Woodard vive da alcuni anni a Bologna.
Esordisce nel 2002 con una mostra a New York, nel 2003 consegue la laurea con il massimo dei voti presso la facoltà di Arte a Brighton e risulta vincitore del premio Burt Brill and Cardens per la sua produzione artistica.
Dal 2005 si susseguonomostre in Inghilterra, e in particolare a Londra, dove partecipa a varie edizioni di Affordable Art Fair, vince nel 2008 il prestigioso SCULPTURE PRIZE CHELSEA ART SOCIETY.
Dal 2013 si intrecciano mostre ancora nel mondo anglosassone e americano con presenza in gallerie italiane ( Modena, Milano, Parma, Gela) e la sua partecipazione nel 2015 a THE OTHERS ART FAIR di Torino.
La mostra presso BI-BOx è una personale che indaga i due mondi di Ian: la cultura figurativa inglese con i suoi paesaggi e la calma della natura e la contemporaneità con paesaggi devastati dall'orrore di guerre inutili e di uomini che faticano a ritrovare la serenità.
Della sua produzione racconta:“Il mio lavoro si avvicina molto alla telecronaca giornalistica. Attraverso un avido consumo dei media, assorbo una visione della geopolitica, dei feticismi della società, dei suoi conflitti, dell’economia, che si traducono nell'immaginario spietato delle mie opere. Tento di non rivelare un forte punto di vista emotivo, per permettere al lavoro di rimanere sincero. I soggetti principali sono coloro che si trovano ai margini della società. Sono persone che pongono domande riguardanti il tessuto delle strutture sociali, esprimono la sensazione che l’identità individuale sia spesso vaga. In questi dipinti cerco di focalizzarmi sull’uomo spezzato ma stoico al contempo. Per me, questi soggetti vivono un microcosmo pittorico, come specchio di larghe interpretazioni della società e delle sue contraddizioni.”